E’ indubbio che il trend di bond ed equity sia ribassista. Giugno è un mese bearish, per la statistica luglio è un mese bullish ma il destino del resto dell’anno dipenderà da quanto saranno aggressive FED e BCE nel loro percorso di rialzo dei tassi.
Ribadiamo come diversificazione e protezione in queste fasi siano molto importanti.
In tale contesto analizziamo un certificato su tre sottostanti che, guardando all’ottica da qui a scadenza appaiono abbastanza solidi da avere chanches di mantenersi sopra le rispettive barriere.
Parliamo di “Azimut, Eni, Poste Italiane Maxi Cash Collect” con codice ISIN NLBNPIT1BRG0.
Eni (nell’immagine di copertina) è in trend rialzista. Nelle ultime sedute si è indebolita ma appare ancora solido ed è difficile immaginare, ad oggi, una ENI in grado di scendere sotto la barriera a scadenza.
Azimut èinvece in trend ribassista. Sul grafico in basso si nota la linea che interpola il trend e anche la “nuvola” rosa data dalle due medie a 10 e 40 periodi sul grafico settimanale. Ammesso che possa cedere il supporto dinamico a 9,11 € e la discesa continui abbiamo poi il supporto statico a 14 € (significherebbe dimezzarsi dai massimi) a frenare l’orso e ci sarebbe spazio da qui alla scadenza per recuperare ed allontanarsi dalla barriera.
Poste è, come Azimut, in trend ribassista di breve, ma nel medio periodo si mantiene sopra la trendline rialzista in verde che transita sotto ai mini di marzo 2022. Solo sotto a 8 € il trend ribassista prenderebbe forza ma con possibilità di fermarsi a cavallo dei 7 €.
In sostanza tutti e tre i sottostanti appaiono come buoni titoli da monitorare e contando sulla struttura del certificato i rischi possono essere gestiti meglio che con l’investimento diretto sui tre titoli.
I Maxi Cash Collect su Panieri di Azioni consentono di ottenere un Maxi Premio fisso, che per questo in oggetto è pari al 12% del Valore Nominale, alla fine del primo trimestre di vita del Certificate. Inoltre, i certificate Maxi Cash Collect possono corrispondere un premio con Effetto Memoria pari al 1,20% del Valore nominale, nelle successive date di valutazione trimestrali anche in caso di andamento negativo delle azioni che compongono il paniere purché la quotazione peggiore sia pari o superiore al livello Barriera. Il certificato scade dopo 36 mesi. Dal secondo all’undicesimo trimestre se almeno uno dei tre titoli è inferiore alla barriera il certificato non scade e si rinvia alla data di valutazione successiva.
A scadenza il Certificate paga un importo commisurato alla performance peggiore tra i tre titoli con conseguente perdita parziale o totale del capitale investito. La struttura del certificato fa sì che si possa investire su titoli particolarmente volatili con il paracadute, ossia rischi inferiori, rispetto all’investimento diretto sul sottostante.
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